Gocce di letteratura
a cura di Cristina Grassi e Paola Caruggi
Il piccolo libraio di Archangelsk
In un borgo della provincia francese vive da anni il signor Jonas Milk, libraio, ebreo russo di origine.
Un giorno la sua giovane ed esuberante moglie sparisce, portando con sé la cosa più preziosa di Jonas...
Dove è andata Gina? E' fuggita con un amante? Ha fatto molto male Jonas a mentire per coprirla, dicendo che era andata da sua madre... forse Gina è stata uccisa? A poco a poco la rete del sospetto si stringe intorno a lui, e l'intero paese gli si rivolta contro. Jonas, che credeva di appartenere a quella comunità di buon diritto dopo tanti anni, si rende conto di essere ancora lo straniero, non solo - di costituire il capro espiatorio ideale, quale da sempre è l'ebreo. In una narrazione serrata, con uno schema che ricorda le unità di tempo, luogo e azione delle tragedie antiche Simenon mette a nudo i pregiudizi che minano una società apparentemente civile.

Georges Simenon nel 1963. Foto di Erling Mandelmann
Georges Simenon (Liegi,1903–Losanna,1989), talora ingiustamente confinato alla fama di autore di polizieschi a causa del successo delle storie del commissario Maigret, è uno scrittore di rara profondità, oltre che straordinariamente prolifico. Clicca qui per ascoltare cosa ne dice il maestro Andrea Camilleri.
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